Caro futuro Sindaco di Bologna,
Ti scrivo sul problema della mobilità, del traffico e della salute a Bologna. Nessuno crede più alla panacea però è importante considerare che alcune cose semplici possono migliorare di molto la situazione attuale, che è ormai insopportabile per livello di pericolo, inquinamento e invivibilità, specie per i più piccoli e i più deboli.
Io credo in una di queste cose semplici: la nostra città deve ritornare a considerare seriamente la bicicletta come mezzo di trasporto, prendendo a modello quanto si fa a Ferrara e nelle altre città d’Europa (Zurigo docet in questo settore).
Cosa bisogna fare per aiutare la diffusione della mobilità ciclabile a Bologna?
Bisogna:
- convincersi che ogni bicicletta in circolazione significa un vantaggio materiale e monetario per la città e i suoi abitanti dal punto di vista della sicurezza, dell’occupazione di suolo pubblico, del traffico, dell’inquinamento dell’aria, del rumore, in definitiva della qualità di vita;
- convincersi che la politica della mobilità ciclabile deve avere un budget stabile e sostanziale perché servono investimenti che devono proseguire per anni;
- rendersi conto che, come le auto e le moto, la bicicletta ha bisogno di spazi di parcheggio riservati, diffusi e capillari: ogni strada deve avere una rastrelliera e se la strada è lunga ci deve essere una rastrelliera ogni isolato. Questo non deve valere solo per il centro storico. Le rastrelliere vanno realizzate al posto di un posto auto e vanno corredate di una leggera tettoia, con cartelli che ne spieghino il valore e indichino la posizione delle altre rastrelliere nei paraggi.
- adattare le norme di circolazione in città garantendo alle bici la precedenza sulle auto negli attraversamenti pedonali e la percorribilità ciclabile al contrario nelle strade a senso unico, e realizzare porzioni di pista ciclabile su tutti i marciapiedi più larghi di 2 m.
- convincersi che la mobilità ciclabile va insegnata ai giovani e ai loro genitori. Bisogna costruire con le scuole e le associazioni volontarie dei percorsi formativi che riportino in auge la bici anche come mezzo di trasporto, cercando sponsorizzazioni e aiuto per esempio tra i rivenditori e i riparatori di biciclette, che hanno un interesse economico evidente nella massima diffusione del mezzo stesso.
Non la faccio lunga, anche se su questo argomento ci sarebbe molto da pianificare e da fare. Se questa prospettiva ti interessa mi metto a Tua disposizione per lo sviluppo ulteriore di questa tematica.
Grazie per l’attenzione e buon lavoro
VIC58